Il mio weekend romano era dedicato interamente al Mercatino di Natale, un evento che mi aveva attirata fin da subito. Avevo pianificato una fuga veloce, solo due giorni, ma si è rivelata un'esperienza intensa e contraddittoria. Sabato, purtroppo, è stato un vero test di resistenza. Una pioggia torrenziale si è abbattuta sulla città, scoraggiando la maggior parte dei visitatori e trasformando il mercatino in un'oasi deserta per gli espositori più tenaci, quelli che, come me, avevano preferito l'atmosfera artigianale e intima del mercatino al comodo riparo dei centri commerciali. La collocazione del mio stand, inoltre, ha rappresentato un ulteriore ostacolo. Assegnata a una saletta laterale, quasi nascosta, ho notato che il flusso principale dei visitatori si concentrava nella sala principale, concedendo solo un'occhiata fugace agli espositori relegati nella mia zona, una sorta di angolo dimenticato. Nonostante la delusione, ho evitato proteste, concentrandomi invece su una soluzione. Domenica, grazie a una fortunata riorganizzazione, ho ottenuto un nuovo spazio, un posto all'esterno, in una posizione molto più visibile e strategica. La giornata è stata decisamente migliore, illuminata da un cielo terso che ha contrastato nettamente con il grigiore del giorno precedente. Questo cambio di scenario ha permesso un contatto più ampio con il pubblico e una maggiore visibilità dei miei prodotti, compensando in parte le difficoltà del sabato. Nel complesso, nonostante le sfide iniziali, il weekend romano si è rivelato un'esperienza formativa, un mix di frustrazioni superate e soddisfazioni conquistate. Ho imparato l'importanza di un'ottima posizione e la necessità di sapersi adattare alle circostanze, anche quelle più imprevedibili.